LA STORIA DI DADA
Dada è una ragazzina di 16 anni, dal sorriso smagliante e dallo sguardo pieno di desideri inconfessabili che brilla di quella luce che solo gli adolescenti hanno. Dopo scuola, spesso si trattiene con le sue amiche in quei capannelli così fitti di suoni e risatine improvvise. È la vita che reclama il suo spazio.
È una giornata come le altre di inizio dicembre 2020 e Dada chiacchiera con le amiche sul ciglio della strada di argomenti che mai conosceremo. Un pulmino accosta. Scendono alcuni uomini con in mano dei kalashnikov. Aprono il fuoco e sparano finché tutti sono per terra. Poi risalgono in macchina e si allontanano come se nulla fosse. Sul marciapiede restano solo morti in un gelido silenzio.
Dada non compirà mai 17 anni.
Cosa Succede in Mali
Dopo la caduta ad agosto 2020 del governo presieduto da Ibrahim Boubacar Keita, causa la sua incapacità manifesta di pacificare il Mali e la regione del Sahel, è andato al potere, con l’approvazione della popolazione, un governo di transizione retto dai militari che, con il supporto delle operazioni di Peacekeeping europee come l’Operation Barkhane e la Minusma (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali), avrebbero dovuto intavolare una risoluzione della crisi con i jihadisti che imperversano nel centro e nel nord del Paese sub-sahariano. Da quel momento gli sforzi non hanno portato a nulla, i tavoli di confronto sono stati disertati o abbandonati, la giunta militare non è riuscita a imbrigliare le bande di terroristi che stanno continuando con la strategia del terrore. Terroristi che attaccano indiscriminatamente le inermi popolazioni dei territori Dogon, dove intendono stabilirsi per avere una testa di ponte per continuare la loro marcia verso sud e la capitale Bamako. L’unica cosa che il governo militare è riuscito ad imbrigliare è la stampa che pubblica solamente le (scarse) vittorie delle FAma (Forze armate maliane), “scordandosi” di pubblicare notizie inerenti ai continui attacchi di matrice terroristica perpetrati nella zona della Falesia di Bandiagara.
Molti villaggi della piana sotto la falesia sono stati dati alle fiamme, il bestiame abbattuto o rubato e la conta dei morti silenziosamente cresce.
Questa volta ci ha colpiti da vicino
Questa vicenda tocca profondamente noi di Se@SonRose…OdV perché Maimona Guindo detta Dada era la figlia del referente maliano dall’associazione, un Amico; per questo motivo abbiamo deciso di fare qualcosa che possa mantenere viva la memoria di Dada. Con un progetto rivolto alle donne del villaggio di Walià e che possa migliorarne sensibilmente le condizioni lavorative e di vita quotidiana.
Il progetto “Dada” prevede la realizzazione di un serbatoio di accumulo dell’acqua che alimenti delle fontanelle poste direttamente all’interno del villaggio.
Tu cosa puoi fare?
Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno anche del tuo aiuto. Se vuoi contribuire alla realizzazione di questo progetto, ti basta fare un versamento sul c/c dell’associazione all’IBAN IT36E0569633270000007654X93 oppure tramite PayPal cliccando sulla relativa icone presente in ogni pagina del nostro sito. Oppure andare sulla piattaforma GoFundMe a questo link https://gofund.me/b8ae471b