“Così tanta acqua intorno e neppure un sorso da bere…” Così diceva… Con questo spirito è partito il progetto Bubble Solar Lake per comodità BSL.
L’idea è che dobbiamo portare acqua anche non solo dove non ce n’è ma anche dove ce n’è in abbondanza ma non è utilizzabile, né per bere, né per lavarsi ne, tanto meno, per coltivare o allevare bestiame. A questo scopo abbiamo pensato, fatto costruire e sperimentato, diversi distillatori solari. Tutti devono avere le medesime caratteristiche, vale a dire: bassa manutenzione, bassa tecnologia, basso impatto ambientale. Bassa manutenzione, perché tutti devono poterli utilizzare. Bassa tecnologia, perchè non ci sia bisogno di tecnici per ripararli. Basso impatto ambientale, perchè non ci siano scarti o costruzioni deturpanti l’ambiente in cui inserire questi distillatori.
Il primo (speriamo non l’unico) campo di prova di questa soluzione è GiliMeno. Un’isoletta piccola dell’arcipelago Gili a poche ore di navigazione da Bali. Qui abbiamo finanziato la costruzione di due distillatori di tipo “familiare”. Un modulo di due metri per uno per un’altezza di 15 cm, divisi in dieci scomparti con un contenuto d’acqua salmastra di circa tredici litri. I primi risultati danno una produzione di oltre tre litri/giorno per un costo unitario che si aggira sui 200 euro. La previsione è di aumentare (attraverso modifiche in isolamento e tenuta del distillatore) la produzione e diminuire, proprio attraverso la standardizzazione del modulo, il costo.
Gili Meno
Siamo a GiliMeno una delle piccole isole dell’arcipelago Gili a poche ore di navigazione da Bali. Non c’è acqua dolce su queste isole, loro la chiamano “FreshWater” e la devono comprare. Pensateci un attimo: L’acqua dolce non serve solo a bere e cucinare, serve per lavarsi e per lavare, serve ad abbeverare gli animali. Per coltivare qualunque tipo di ortaggio o mais o grano o riso. L’acqua dolce non tutti possono permettersela, certo, a noi turisti le rupie per acquistarla non mancano, ma lì, appena dietro la spiaggia con i suoi resort e l’aria occidentale, la gente del villaggio centellina ogni goccia di “FreshWater”. Nella foto abbiamo mostrato alle autorità la possibilità concreta di avere acqua dolce dall’acqua di mare utilizzando il sole e un mezzo di sopravvivenza della Marina Militare Italiana.
L’uomo serve solo a dare una dimensione della bolla solare. Nelle ventiquattr’ore questo sistema produce circa mezzo litro d’acqua… Non molto ma sufficiente a dimostrare che non stavamo scherzando. E poi, vuoi mettere il gusto di bere un’acqua del genere? I sorrisi e i “good, very good!” sono stati nostri compagni quotidiani.